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In questo numero, seguendo la scia dei dati statistici che rivelano come già dal 2000 più della metà della popolazione mondiale si concentra nelle aree urbane e metropolitane, vogliamo tentare un restringimento del campo di indagine, per mettere a fuoco uno spazio reale, il luogo dove nascono e vivono nel precipuo le societas.
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Interrogarsi sulla pericolosità delle relazioni sembra l’approdo obbligato, il passo successivo doveroso, più piccolo, meditabondo e lento di quello compiuto in un nostro numero di poco precedente della nostra rivista dove con un’ampia falcata abbiamo voluto attraversare la grande questione se le società possano pianificarsi e sopravvivere espungendo il rischio dal loro Dna costitutivo (Società senza rischio, «Leussein», n. 1, 2013).
In questo numero, seguendo la scia dei dati statistici che rivelano come già dal 2000 più della metà della popolazione mondiale si concentra nelle aree urbane e metropolitane, vogliamo tentare un restringimento del campo di indagine, per mettere a fuoco uno spazio reale, il luogo dove nascono e vivono nel precipuo le societas. L’area urbana, che se in alcuni paesi è diventata un formicaio umano (si pensi a Pechino, Calcutta, Bombay, Rio, etc.), è una coesistenza alveare e parcellizzata al tempo stesso, pacificamente sostenibile solo grazie alla complicità dei mass media, dei social media, della grande distribuzione nei centri commerciali, del potenziamento dei mezzi di trasporto e di ingenti misure di sicurezza.
Cinzia Bearzot: Luoghi della relazione nella Grecia antica
Francesco Gambino: I rischi occulti del diritto
Paola Di Cori: Vitalità dei margini. Spazio e luogo in Michel de Certeau
Giovanni Scattone: Dai sentieri interrotti alle rotatorie: riflessioni sparse sulla filosofia del traffico
Pierluigi Cervelli: Retoriche della paura ed estetica della separatezza:approssimazioni sul rapporto fra visibilità e controllo nello spazio pubblico contemporaneo
Michele Gradoli: L'incontro tra costituzioni e tradizioni religiose: proposte per una relazione pacifica dal multiculturalismo al pluralismo
Giacomo Buratti: Il tremolar di un'irreale marina. Malaparte e Dante
Michela Iovino: La gazza ladra: la luce opaca delle cose
Cinzia Giorgio: Maria di Màgdala e il discorso del Papa
Chiara Selleri: Svevo tardo
Francesco Anghelone, La Troika sull'Acopoli (di Rigas Raftopoulos)
Roberto Genovesi, L' Angelo Di Mauthausen (di Lorenzo Santonicola)
Paola Springhetti, Donna fuori dagli Spot (di Vittoria Pesce)
Altezza | 24 |
Larghezza | 17 |
Profondità | 2 |
Peso | 0.650 |
Autore | Associazione culturale «Leussô» |
Pagine | 308 |
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