Les Poètes Intuitistes

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Exil Intime Intimità di un esilio

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Ogni punto e ogni oggetto lasciano intuire un percorso, un viaggio, un mondo, un sogno. È una memoria positiva, mai vana, lanciata sulla grandezza dell’uomo del XXI secolo, chia-mato a ritrovare i punti cardinali dell’avventura umana. Nostalgia del sogno, senso del luogo ancestrale, ritmo d’infanzia, sulla linea dell’intuizione.

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     Michel Bénard è un cavaliere dell’ideale, un poeta che toto corde si affida alla memoria intuitiva, che cerca la ragione vera delle cose attraverso la parola semplice, cui dà una energia totale. Egli cerca – e trova – l’enigma delle cose, con un con-tinuo atto di svelamento, alla ricerca del mistero dell’essere. Nella sua poesia siamo agli albori del Verbo, alla parola pura e inconta-minata, a quel senso di bellezza che gli uomini hanno perso, e che solo la poesia potrebbe ridare. Le stele della memoria dolce si er-gono all’orizzonte. Ogni punto e ogni oggetto lasciano intuire un percorso, un viaggio, un mondo, un sogno. È una memoria positiva, mai vana, lanciata sulla grandezza dell’uomo del XXI secolo, chia-mato a ritrovare i punti cardinali dell’avventura umana. Nostalgia del sogno, senso del luogo ancestrale, ritmo d’infanzia, sulla linea dell’intuizione. Michel Bénard è uno dei fari della poesia intuitista.

     

    Michel 

    Altezza21
    Larghezza15
    AutoreBénard, Michel
    CuratoreMario Selvaggio
    Pagine164
    Collana I POETI INTUITISTI - LES POÈTES INTUITISTES
    TraduttoreMario Selvaggio
    IntroduzioneMario Selvaggio
    PostfazioneMarcella Leopizzi
    Anno di pubblicazione2014

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Ogni punto e ogni oggetto lasciano intuire un percorso, un viaggio, un mondo, un sogno. È una memoria positiva, mai vana, lanciata sulla grandezza dell’uomo del XXI secolo, chia-mato a ritrovare i punti cardinali dell’avventura umana. Nostalgia del sogno, senso del luogo ancestrale, ritmo d’infanzia, sulla linea dell’intuizione.